Porgere l'altra guancia

Cambiamento climatico? Porgere l’altra guancia

Per parlare seriamente di cambiamento climatico, allora dovremmo cominciare a porgere l’altra guancia. Detta così pare un accostamento di difficile interpretazione, ma ci arriviamo.

Alla prova del nove, dopo tutte le belle parole spese negli ultimi periodi, soprattutto in era Covid-19, i temi climatici e le relative buone intenzioni sono state accantonate nel nome delle attività di tutti i giorni. Per tenere a bada la coscienza poi, è stato detto che sarà un periodo transitorio, e che poi riprenderemo le buone intenzioni di prima. Va bene, crediamoci.

Porgere l'altra guancia

Proviamo a decodificare il concetto: il pericolo grosso, grave, è il cambiamento del clima, ma va momentaneamente accantonato perché ora c’è da salvare il complesso sistema che ha causato il grosso pericolo. Curiosa e diabolica situazione.

Si vogliono sempre fare le stesse cose che hanno causato il danno

Fateci caso, si parla di problemi climatici, ormai evidenti, ma non si mette mai in discussione la struttura economica e sociale che li ha causati.

Nel nome della produzione e del cosiddetto benessere, si è costantemente a rincorrere fatturati, prodotti e tecnologie non tenendo minimamente conto dello sfruttamento eccessivo delle risorse.

Porgere l'altra guancia

Siamo ancora convinti che la parola “crescita” sia sempre e solo una questione di numeri, di possesso, di soldi. Poco importa se molti di questi successi lascino strascichi sulla groppa di tutti.

Einstein e il proverbio Cree

Ci sono due frasi famose che fotografano bene il nostro tempo. La prima è una frase di Einstein:

Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo

Spero che Einstein abbia ancora un discreto credito. E poi c’è un antico pensiero Cree:

“Solo quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, e l’ultimo pesce pescato, e l’ultimo ruscello avvelenato, ci renderemo conto che non possiamo mangiare il denaro”

Potrebbero bastare queste due frasi per capire l’ottusità che accompagna il nostro concetto di crescita, intriso di significati prettamente economici.

Ad accentuare ulteriormente il concetto, vi è un allarme lanciato dall’ONU nel rapporto del 2015 “World Water Development“, mai così attuale come oggigiorno. Per il 2030 era prevista una riduzione dell’acqua sul pianeta nell’ordine del 40% delle riserve. Cito una frase estratta dall’articolo di Affari Italiani, che potete leggere per esteso QUI:

“Il consumo di acqua è previsto in aumento per via della crescita della popolazione mondiale e della domanda di beni e servizi…”

Ecco, dobbiamo capire bene cosa si intenda per “Beni e servizi”. Più nello specifico, quali realmente necessari e quanti per alimentare i capricci.

Cambiamento climatico? Porgere l’altra guancia

Duemila anni fa, circa, il solito famoso predicatore con i capelli lunghi ci aveva già messi in guardia. Lo aveva fatto in una delle sue leggi. Per un fisico questo sarebbe un affronto, perché in una legge il tutto dovrebbe essere dimostrato con la matematica. Allora meglio sarebbe forse parlare di principi. Cambiamento climatico? Porgere l’altra guancia

Comunque sia, uno di questi dice:

Se uno ti percuote su una guancia, tu porgigli anche l’altra.

(Luca 6,29)

Stiamo come sempre parlando di metafore. Se leggiamo alla lettera, verrebbe da dire che, se uno ti mena, tu non reagire e continua a farti menare dall’altra parte.

No, non è così, non c’entra nulla; la nostra psicologia ci ha messo quasi venti secoli a scoprire questo concetto, che ora vado a riportare.

Significa che, se uno ti presenta ostilità, sta semplicemente aggredendo quella parte di te che gli hai mostrato e che verosimilmente mostri agli altri. Se ci pensi, stai vedendo nell’altro una parte di te stesso che non vuoi vedere, quella parte che in qualche modo detesti. Alla luce di questo, mostra dunque un’altra parte di te.

Il cambiamento climatico ci è ostile

Il pianeta non è cattivo nei nostri confronti, non ci ha preso di mira, non ci sta colpendo perché improvvisamente trasformatosi in un bullo di periferia arrabbiato con gli ominidi.

Il pianeta sta mostrando, con questa sua infiammazione crescente, una condizione particolare, e sta cercando di farci capire, con le sue dinamiche, come il nostro comportamento stia mettendo a repentaglio noi stessi. Mentre lui a suo modo, dandoci messaggi ambientali alterati, si ripara, noi gradualmente soccombiamo alle sue modificazioni.

Porgere l'altra guancia

Ci sta chiedendo in soldoni di mostrare un altro volto. Ci sta chiedendo di rispettare il terreno di gioco, perché senza di quello, tutte le nostre strategie, i nostri sciocchi giochi di potere, i nostri piani di accumulo, finiranno miseramente in una stupida sconfitta collettiva.

Quello ambientale sarebbe il problema dei problemi, quello al di sopra di tutti gli altri, quello che riguarda tutti, senza se e senza ma. Per l’appunto, sarebbe. Porgere l’altra guancia