Prima di avventurarci nel vastissimo mondo dedicato alla parte più esposta del nostro corpo, cerchiamo di capire per sommi capi cos’è la pelle di che cosa stiamo parlando.
La pelle è senza dubbio un biglietto da visita parecchio delicato. Alcuni la definiscono la cartina di tornasole del nostro stato di salute, per alcuni è semplicemente un modo per comunicare il proprio modo di essere.
Com’è strutturata
Prima di andare a vedere i vari tipi di pelle che ci interessano dal punto di vista cosmetico, prendiamo qualche informazione di pubblico dominio e vediamo com’è fatta la pelle

La cute, o più comunemente pelle, è un organo costituito da una superficie denominata epidermide e da uno strato più profondo chiamato derma. La parte sottostante la cute presenta un tessuto sottocutaneo grasso chiamato anche ipoderma, che giunge fino alle fasce.
Sulla cute troviamo dei solchi e, in prossimità delle aree palmari e plantari, possiamo osservare particolari rilievi chiamati papille cutanee o creste.
Possiamo inoltre apprezzare gli orifizi dei follicoli piliferi, delle ghiandole, le pieghe cutanee temporanee o permanenti (pieghe di espressione).
Le rughe, che aumentano con l’invecchiamento, risultano più evidenti nelle zone foto-esposte.
Funzioni della pelle
È una barriera contro:
- Agenti chimici, quali soluzioni o acqua.
- Traumi
- Agenti termici
- Fisici, quali correnti e radiazioni elettromagnetiche
- Infezioni
- La perdita di acqua e di proteine grazie all’impermeabilità dell’epidermide
I traumi inoltre, vengono ammortizzati grazie alle fibre connettivali del Derma.
Grazie alla cute e alle sue terminazioni sensitive possiamo usufruire delle sensazioni e apprezzare il tatto, il calore, il dolore, le vibrazioni.
È responsabile della termoregolazione, e quindi monitora e regolamenta la dispersione del calore attraverso la circolazione e la sudorazione. L’ipoderma si preoccupa di evitare che il rilascio termico sia troppo rapido, svolgendo una funzione di isolamento.
Il tessuto sottocutaneo ha inoltre una funzione nutritiva vera e propria, fungendo da riserva.
Non si trascurino due aspetti:
- Il primo, ossia che la pelle è un vero e proprio organo di relazione
- Il secondo, è che la cute rappresenta circa il 6 % del nostro peso corporeo e occupa una superficie che oscilla mediamente tra 1,7 e 2,0 metri quadrati. Lo spessore va da un minimo localizzato nella zona delle palpebre (circa 0,5 mm) ad un massimo (di circa 4 mm) nella zona della nuca.
Epidermide
L’epidermide è invece un epitelio pavimentoso, cheratinizzato e stratificato, che si presenta sotto forma di quattro strati:
- Basale
- Spinoso
- Granuloso
- Corneo

Cos’è la pelle – Strato Basale
Come dice la parola stessa, è la base, indi lo strato più profondo dell’epidermide.
È costituito da Cheratinociti che presentano una forma cubica o allungata, in posizione perpendicolare alla membrana basale, alla quale aderiscono grazie agli Emidesmosomi.
Questi cheratinociti hanno un’elevata attività proliferativa che li porta a generare sempre nuove cellule, alcune delle quali abbandonano lo strato basale per passare agli strati più superficiali.
Negli strati più profondi, i cheratinociti appaiono uniti da giunzioni intercellulari, dette desmosomi, i quali sono deputati allo scambio di acqua e sostanze nutritizie. Il citoscheletro dei cheratinociti è costituito da Citocheratine
Lo strato basale espleta tre funzioni principali:
- la proliferazione
- l’adesione tra epidermide e derma
- la pigmentazione
I melanociti sono cellule dendritiche deputate alla sintesi di melanina, che altro non è che un pigmento che protegge la nostra pelle dai famigerati danni provocati dai raggi ultravioletti.
Questo processo prende origine da un aminoacido, la Tirosina, e poi viene catalizzata da un enzima, la Tirosinasi; questa viene sintetizzata nei melanociti e successivamente immagazzinata in granuli che prendono il nome di melanosomi. Questi si riempiono di melanina e migrano nei dendriti; qui – per fagocitosi – vengono ceduti ai cheratinociti basali.
Cos’è la pelle – Strato Spinoso
Prende questa denominazione per via delle propaggini che si dipartono dalla periferia di gruppi di cellule poliedriche. Queste propaggini assomigliano a piccole spine. A livello delle spine, le cellule sono unite tra loro dai Desmosomi.
Questi presentano nel loro citoplasma piccoli granuli, contenenti granuli di Odland e lipidi, che garantiscono l’impermeabilità dell’epidermide grazie alla chiusura degli spazi intercellulari.
Cos’è la pelle – Strato granuloso
Questo strato non presenta propaggini spinose, bensì cellule appiattite e allungate. Nel citoplasma vi è una miscela di proteine – granuli di Cheratoialina – che portano alla formazione dello strato corneo e alla degradazione dei desmosomi, garantendo le condizioni per il distacco a livello del corneo.
Il tessuto diviene ancora più impermeabile dalla secrezione dei lipidi che si trovano nei granuli di Odland, ai quali si aggiungono anche le giunzioni intercellulari occludenti.
Cos’è la pelle – Strato Corneo
Questo è composto da cellule denominate Corneociti, prive di organuli e nucleo.
Derma
Il Derma invece rappresenta lo strato intermedio della cute, posizionato tra l’ipoderma che si trova inferiormente e l’epidermide superiore.
È una membrana elastica costituita da una sostanza fondamentale amorfa nella quale sono immerse fibre connettivali e cellule.
Nel derma possiamo avere la presenza di melanociti, mastociti, macrofagi e leucociti di derivazione ematica.
Possiamo suddividere il derma in due strati fondamentali:
- Lo strato reticolare, più profondo, appare come una lamina connettivale costituita da fasci collageni ed elastici. La direzione dei fasci, che cambia nelle varie zone del corpo, costituisce il substrato strutturale delle cosiddette linee di Langer. Lo strato reticolare è attraversato da peli e ghiandole.
- Lo strato papillare, più superficiale, è formato dalle sporgenze delle papille dermiche. La consistenza è meno densa dello strato reticolare pur essendo ricco di fibre collagene ed elastiche. La giunzione dermo-epidermica è costituita dall’incastro tra le creste epiteliali derivate dalla sovrastante epidermide con le papille dermiche. Queste sono di volume ridotto tranne che nella pianta dei piedi e nel palmo della mano, ivi comprese le dita. Le papille contengono corpuscoli tattili e le anse papillari.
Membrana, sostanza viscosa, nervi e fibre elastiche
Tra il derma e l’epidermide posta al di sopra vi è una membrana costituita da una lamina rinforzata da fibre collagene disposte a reticolo che hanno una funzione di ancoraggio. Questo reticolo prende il nome di lamina reticolare.
Tra l’epidermide e il derma vi è una sostanza viscosa che stabilizza la giunzione tra le due parti. La stabilità è resa ancora più coesa grazie alle ghiandole sudoripare che si spingono in profondità tra le papille, intersecando la superficie basale dell’epidermide inoltrandosi nel derma.
Dal derma all’epidermide altri nervi e fibre elastiche contribuiranno a incrementare questa coesione tra le parti. Numerosi tipi di cellule fanno sì che il derma sia dotato di proprietà difensive e rigenerative che consentono di combattere efficacemente le infezioni e riparare le ferite.
La cute è inoltre ricca di terminazioni nervose:
- Corpuscoli di Meissner, deputati a rilevare la pressione superficiale
- I corpuscoli di Pacini, per captare gli stimoli vibratori e pressori profondi
- I corpuscoli di Ruffini, che rispondono alla distensione; e
- I corpuscoli di Golgi-Mazzoni
- Le clave di Krause
- A ridosso delle cellule di Merkel
La cute, come già sottolineato in precedenza, è fornita di ghiandole sebacee e sudoripare.

Le ghiandole sebacee producono una sostanza denominata sebo che ha il compito di proteggere la cute.
Le ghiandole sudoripare invece, sono ghiandole tubulari che secernono un liquido idrosalino. Questo, evaporando, consente la dispersione del calore e il ripristino della temperatura corporea. Attraverso questo meccanismo di termo regolazione vengono anche espulse le sostanze nocive per l’organismo.