Crisi del turismo e Metaverso

Crisi del turismo, Metaverso e tortellini in brodo

A guardarlo così, superficialmente, questo titolo ci dice tutto e niente del nostro periodo storico. Crisi del turismo e Metaverso sono espressione del nostro quotidiano e di quello che ci aspetta dietro l’angolo; sono ingredienti della nostra vita, che ci buttano in faccia contemporaneamente, disperazione, speranze, sogni e curiosità. E i tortellini in brodo? Ingredienti della nostra vita anche loro, di quelli buoni però, che vedremo in seguito.

Turismo in Italia e dati non propriamente eccellenti

Quante volte abbiamo sentito la frase “l’Italia potrebbe vivere di solo turismo” oppure “Si fa troppo poco per il turismo” eccetera. Il turismo sembrava inattaccabile dalla crisi: siamo il paese con il patrimonio artistico più grande al mondo, abbiamo mare in abbondanza, abbiamo i laghi, le Alpi, la migliore cucina al mondo… o una delle migliori dai, che dopo gli altri si offendono. Crisi del turismo e Metaverso

Sappiamo però che c’è sempre qualcosa che guasta i nostri piani, è una caratteristica della nostra esistenza. Eravamo consapevoli, pur facendo sempre finta di niente, che il problema climatico avrebbe portato problemi; violente perturbazioni, inondazioni, aria malsana. Lo sapevamo, lo sappiamo, ce lo dicono gli esperti che il nostro modo di vivere provocherà sempre più problemi, ma come avvolti da un mantello di fatalismo, abbiamo continuato nel tempo come niente fosse, sperando che i sapienti di turno si fossero sbagliati. Crisi del turismo e Metaverso

Crisi del turismo e Metaverso

Crisi del turismo e Metaverso

E poi è arrivato il problema più inaspettato, il virus, anche se più di qualcuno ci aveva già messo in guardia anche a tal proposito.

Bene, l’insieme di tutte queste vicissitudini ha modificato radicalmente le abitudini della nostra vita, che si sono dovute adattare a bisogni nuovi o “particolarmente modificati“. C’è stato un boom – per esempio – degli acquisti on line, che ha premiato grandi gruppi lungimiranti, i quali sono diventati sempre più grandi. Crisi del turismo e Metaverso

Siamo stati costretti a stare dapprima fermi e poi a muoverci di meno, con più precauzioni. Molti si sono impauriti, hanno rinunciato ad incontrare persone e a spostarsi, anche quando possibile; tanti, soprattutto, hanno dovuto fare i conti con l’idea della povertà. Mentre qualcuno diventava ricchissimo – industrie del farmaco, Marketplace, Social e tutto il mondo che ruota intorno a questi – altri hanno cominciato ad arrancare, e si sono impoveriti. Crisi del turismo e Metaverso

Quando qualcosa o qualcuno diventa “sempre di più”, c’è qualcosa o qualcuno che diventa “sempre di meno”.

I dati e la crisi del turismo in Italia

Il turismo è stato particolarmente colpito da questa situazione, ivi comprese la ristorazione, lo spettacolo e tanti settori che vivono di contatti reali. Crisi del turismo e Metaverso

I dati che ora vi propongo, presi da Rai News e relativi al 2021, sono impietosi:

  • Aziende chiuse 4116, nuove aperture 1916, saldo negativo di 2200 attività.
  • Regioni del centro Italia: 1290 imprese in meno
  • Nord Est: 447 imprese in meno
  • Nord Ovest: 285 attività in meno
  • Sud: 178 imprese in meno, dato mitigato dal bilancio tra aperture e chiusure della Sardegna

Il Metaverso e i tortellini in brodo

Detta così, potrebbe farci sorridere, ma a margine di tanti dati allarmanti, è meglio tornare seri e pensare a dove stiamo andando. Dicevamo, mentre le attività in presenza soffrivano (ovviamente non tutte), quelle on line (ovviamente non tutte) prendevano il volo. La spesa on line è diventata – per esempio – una nuova conquista, anche per molti che avevano giurato e spergiurato che mai l’avrebbero fatta in quel modo. Come sempre, l’ambiente e i bisogni hanno generato nuovi comportamenti e abitudini.

Crisi del turismo e Metaverso

Pertanto, mentre il mondo “cerca di capire” come abbattere l’inquinamento, conciliando la necessità di consumare meno risorse e meno materie prime, prendono piede le nuove tecnologie. Oggi tutti sappiamo cos’è una riunione virtuale, utilizziamo termini come smart working e didattica a distanza, ma fino a poco tempo fa tutto ciò sembrava quasi fantascienza. Al di là di questo confine, si manifestano nuove realtà come il Metaverso, che potrebbe veramente essere una svolta epocale per l’essere umano.

In “Year in Review“, la raccolta di idee per il futuro, Bill Gates afferma che “la maggior parte degli incontri virtuali si sposterà dalle immagini della telecamera 2D al Metaverso, uno spazio 3D con avatar digitali“.

Detta così, i nostri tortellini in brodo fumanti sono ancora salvi, e se li vuoi mangiare devi per forza mettere i piedi sotto a una tavola e spostare il bel sederone che ti porti appresso. Ma andiamo oltre.

Che roba è il Metaverso

Siamo nel campo del virtuale e parliamo di uno spazio tridimensionale che si andrà a condividere con altre persone, rappresentate sotto forma di Avatar. Questo Avatar di noi stessi lo potremo “guidare” con un visore per la realtà aumentata. Questa pare sia nata principalmente per incrementare l’esperienza fisica, senza che avvenga una sostituzione della stessa. Ma si sa, a volte l’appetito vien mangiando…

Tutti avete visto che il buon Zuckerberg ha cambiato in Meta il nome delle aziende del gruppo, e quando Mark fa una cosa, non la fa per un semplice capriccio. La previsione del colosso americano è che il Metaverso riguarderà un miliardo di individui nel prossimo decennio, creando moltissime possibilità lavorative.

Oculus GO Recensione del Visore per Realtà Virtuale
Esempio di visore Oculus

Con uno di questi dispositivi, che abbiamo visto già impiegati per i videogiochi, si pensa ci potremmo muovere in tantissime attività, dagli E-sport alle attività lavorative, ricreative e turistico culturali.

Microsoft, per esempio, lancia il software con spazi tridimensionali per le riunioni chiamato Mesh e Meta risponde con Horizon Workrooms. Insomma, sarà un escalation di proposte tecnologiche.

Qui ci prospettano che, ciò che oggi facciamo in 2D, la “semplice” riunione on line con una telecamera che riprende la nostra faccia e poco più, diventi un Avatar in ambiente 3D, con infinite possibilità di sviluppo. E i nostri tortellini in brodo fumanti continuano ad essere ancora in salvo.

Cloud travelling

Nel frattempo, soprattutto in Cina prende piede il Cloud travelling, e le dirette dagli angoli più disparati del mondo attirano milioni di visualizzazioni. Prendono forme varie campagne di Destination marketing, come quelle proposte da Fliggy di proprietà del colosso Alibaba, che ha dato vita anche agli Smart Hotel, come il Flyzoo Hotel, con servizio in camera fornito da camerieri robotizzati.

At this futuristic hotel, robots deliver food and towels

E ancora Electronic games, visite archeologiche, a musei e grotte in realtà aumentata con l’uso per l’appunto di apparecchi visivi dedicati, e chi più ne ha e più ne metta. Potete vedere un articolo approfondito sulla questione cliccando QUI .

Crisi del turismo e Metaverso

Seoul ha dichiarato che avrà un proprio Metaverso, in cui sarà possibile interagire con altre persone, viaggiare, lavorare e giocare. Immaginate, un viaggio virtuale in musei, piazze, chiese e quant’altro. Così pare indirizzata anche Shangai e la Cina in generale. Qualcosa esiste già dirà qualcuno, ed è vero. Ma la cosa aumenterà a dismisura e pare che l’Italia, nonostante il suo patrimonio artistico immenso e alcuni esperimenti in corso, in tal senso, sia ancora molto indietro.

Ok, e i nostri tortellini in brodo?

Ecco, ora forse vale la pena di riflettere. Quello che abbiamo detto fino ad ora è la logica conseguenza di una evoluzione che è inarrestabile e che ci limitiamo a descrivere senza giudizio alcuno. Poi c’è il dato mostrato all’inizio dell’articolo, con i problemi seri che hanno colpito certi settori come non mai negli ultimi tempi.

Molti ritengono che la direzione che abbiamo intrapreso sarà una manna dal cielo anche per le categorie oggi più colpite; sarà possibile, ad esempio, farsi pubblicità come mai prima d’ora, facendo vivere esperienze tridimensionali, quasi reali. E ancora, avere la possibilità di vendere il proprio prodotto con più trasparenza, dando tantissime informazioni che prima difficilmente erano reperibili.

Provate ad immaginare il poter configurare un auto totalmente e poi “guidarla virtualmente“, apprezzandone in 3D tutti i dettagli degli interni e abbinando un’esperienza di guida anticipata. O ancora, poter visionare la camera di un albergo in anteprima, visualizzando servizi ed escursioni o visitare un museo sapendo vita morte e miracoli di un quadro. E ancora, simulare un viaggio aereo come già avviene con i simulatori Microsoft, restando sulla poltrona di casa e poi visitare una città senza sforzo alcuno, salvo poi decidere di andare a verificare di persona in loco quanto visto in anteprima virtuale.

Crisi del turismo e Metaverso

Certo, qualcuno si chiederà se ha senso tutto ciò…

Proviamo ad immaginare: passeggiando virtualmente per il centro di una città, potremmo vedere prodotti che sono realmente esposti in una vetrina a migliaia di km di distanza da noi; li potremo ispezionare a fondo – non con una semplice foto – per poi decidere se acquistarli. Insomma, infinite possibilità.

Ecco, un mondo che va in questa direzione deve pensare anche a tutti gli effetti collaterali a cui andremo incontro, perché inevitabilmente, così stando le cose, ci saranno. Non cambiando il paradigma sociale, l’idea che ci siano sempre più super ricchi e sempre più poveri diventa più di una ipotesi. Diverso è se, il nuovo che avanza, sarà regolamentato con l’obiettivo di garantire più sicurezza sociale per tutti e più libertà.

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Immagine a puro titolo dimostrativo senza scopo di lucro, tratta da samsung.com

Una volta che le persone avranno la possibilità di visitare il mondo in maniera virtuale, viaggeranno fisicamente di più o di meno?

Non posso ovviamente saperlo, ma me lo chiedo. Il cinema tradizionale, per esempio, ha sofferto la pandemia, ma anche i televisori in alta definizione con grandi schermi e l’immensa offerta on demand. Quindi, non decade la passione per il cinema o le più attuali serie tv, ma cambia la modalità con cui se ne usufruisce.

E i nostri tortellini in brodo allora, che fine faranno?

Quanto detto per gli Smart Tv è piuttosto importante, ossia, cambiano le modalità. Ora mi verrebbe da dire – con un certo sollievo – che, se i tortellini li vuoi mangiare buoni, devi prendere la tua carcassa umana e portarla fisicamente in Emilia, perché diversamente rimarrai deluso.

Crisi del turismo e Metaverso

Quando il turista straniero farà un viaggio virtuale in Emilia Romagna, pagherà probabilmente solo alcuni servizi o forse lo farà con un semplice abbonamento; a volte lo farà gratuitamente, ancora non lo so.

Ma in ogni caso, sarà bene attrezzarsi. Nel viaggio in 3D nel Metaverso è auspicabile che vi sia un marketing territoriale volto ad esaltare le eccellenze culinarie e le sfumature del territorio; le atmosfere, i profumi, gli odori di una cantina e tutte quelle emozioni che, difficilmente, possono essere riprodotte appieno con un visore.

Perché per fortuna, al momento, il tortellino è salvo; la fedele riproduzione della libidine data da un piatto del famoso piatto fumante, è ancora in divenire.

E, mi raccomando, in brodo, quello buono, sempre; alla panna, turandosi il naso, tollerati con ammenda; al ragù, mai.

Ma se posso permettermi un suggerimento spassionato