L’inquinamento non guarda in faccia a nessuno, e tantomeno ai capelli, una delle parti più esposte del nostro corpo.
Abbiamo già visto come abbia un impatto negativo sulle funzioni del nostro corpo in generale e, in prima battuta, sulla nostra pelle.
Vediamo le conseguenze principali di un ambiente inquinato sui nostri capelli

Breve panoramica
L‘inquinamento atmosferico può causare fragilità dei capelli, perdita di lucentezza, prurito, forfora, e soprattutto consistenza, fino ad arrivare alla perdita vera e propria.
L’esposizione a tutti gli inquinanti presenti, il tristemente famoso particolato sottile, il biossido di zolfo, il biossido di azoto, l’ammoniaca, il fumo, aggrediscono il cuoio capelluto che inevitabilmente ne soffre.

Inquinamento e capelli – Lo studio
Fu uno studio del ITRC – Industrial Toxicology Research Centre – a dimostrare a metà degli anni novanta come, una concausa della caduta dei capelli fosse da attribuire all’inquinamento atmosferico.
Gli inquinanti atmosferici aumentano la produzione dei radicali liberi, sottraendo ossigeno alle cellule della pelle.
L’opposizione ai radicali liberi è resa possibile da sostanze chiamate antiossidanti.
Le sostanze antiossidanti
- Estratto di semi di Moringa, che hanno come funzione principale quella di neutralizzare i radicali liberi, proteggendo i capelli dai contaminanti. La Moringa oleifera è un forte antiossidante e si trova soprattutto nella fascia equatoriale e tropicale del pianeta.
- Idrata e riequilibra il cuoio capelluto, rafforza i capelli e fornisce nutrimento per il benessere del bulbo pilifero. Svolge un’azione purificante, catturando le sostanze inquinanti e agevolandone la rimozione
- È ricca di potassio, ferro, Vitamina A, E, C, Calcio.
- Ha proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali e combatte l’Acne
- Nutre i capelli secchi
Le Alghe
Presenti in migliaia di tipologie, sono ricche di proprietà benefiche per l’ambiente in cui si trovano e in grado di donare benefici ai capelli. Alcune interessanti:
- Dulse, è un’alga rossa, denominata “palamaria palmata“. Viene utilizzata soprattutto in ambito sportivo in quanto ricca di sali minerali, amminoacidi e vitamine, indispensabili al riequilibrio idro-salino.
- Klamath, proviene dal lago Klamath, nell’Oregon. È ricca di proteine rigeneranti.
- Kombu, ricca di iodio, apprezzata nella cucina e nella tradizione giapponese. Contiene Beta carotene, Retinolo, vitamina B1, B2, B6
- Nori, un’alga rossa appartenente al genere delle Porphyra, conosciuta bene gli amanti del Sushi e ricca di proprietà nutritive.
- Originaria di Corea e Giappone, oggi la produzione avviene anche in Cina e si sta estendendo nel continente asiatico.
- Ricca di Iodio, povera di carboidrati e grassi, è ricca di vitamina A, PP, B12, C e acido folico.
- Tra i vari nutrienti, acidi grassi Omega 3, Ferro, Selenio, Beta carotene
- Spirulina, è un’alga azzurra che cresce nelle zone salmastre di laghi tropicali e sub tropicali. Contenendo molte vitamine e minerali, è presente in molti integratori. Ricca di vitamine, proteine e ferro.
- Wakame, è un’alga bruna utilizzata nella cucina orientale, ricchissima di proteine e amminoacidi essenziali. Contiene Beta carotene, Retinolo, vitamina B1, B2, B

Il Bambù
L‘estratto di Bambù appartiene alle graminacee ed è ricco di vitamine e fibre. Indicato per le sue proprietà per ossa, unghia e pelle, è molto performante sui capelli per la presenza del silicio organico.

Le staminali dell’uva
- Cellule staminali dell’uva. Le cellule staminali in generale sono cellule che possono auto-rinnovarsi e generare diversi tipi di cellule. In alcune formulazioni cosmetiche per pelle adulte, vengono impiegate le cellule staminali dell’uva per la presenza di Resveratrolo, una fitoalessina prodotta dalla vite per rinforzare la buccia dell’acino e difendersi dagli sbalzi della temperatura e dai parassiti. Avendo una proprietà anti-radicalica, sono particolarmente indicate nella riduzione delle rughe.
Per concludere
La natura fornisce molti rimedi, ma resta il fatto che…
l’inquinamento da noi prodotto è sempre il nemico numero uno.
Per cui, è sufficiente scegliere prodotti di qualità?
Utilizzare prodotti fantastici in un contesto a dir poco difficile è un po’ come montare sull’auto pneumatici performanti e poi circolare su fondi stradali impregnati di sostanze oleose.

Due piccoli suggerimenti pratici che vale la pena ribadire:
A) Quante volte lavare i capelli? La risposta perfetta non esiste, ogni individuo ha una storia, ma mediamente due volte alla settimana potrebbero essere più che sufficienti. Lavarli troppo non fa bene e comunque – nel caso – utilizzare prodotti privi di solfato.
B) Prestare attenzione ai raggi UV. Sole e vitamina D incrementano la cheratina e quindi questo è un bene. In quantità eccessiva però, i raggi UV sollevano le scaglie del capello e indeboliscono il film idrolipidico che lo protegge. Avviene una perdita di cheratina, il fusto del capello si assottiglia e la fibra si secca. Il sole deteriora quindi la struttura interna della chioma che di conseguenza diventa fragile.
Per cui, bene proteggersi senza esagerare con l’esposizione solare