Per parlare di Pandemie e Ambiente divulghiamo il video – al termine del post – dell’intervista al geologo Mario Tozzi e pubblicata da “La Stampa” sul canale pubblico Youtube.
Quanto incide il degrado ambientale sulla diffusione delle pandemie? A questa domanda Mario Tozzi proverà a dare una risposta.
In un post precedente, “Sviluppo sostenibile – Rispetto generazionale” avevamo già ascoltato parte dei ragionamenti espressi da Mario Tozzi sull’argomento in oggetto. Prima di venire al dunque, mi si consenta una brevissima riflessione.
Considerazione
Mi colpisce molto come questo video, relativo ad un argomento così importante, sia stato visualizzato, dopo un mese dalla sua pubblicazione e nel momento in cui scrivo, da poco più di 4000 persone; 109 di queste hanno gradito, 33 addirittura hanno espresso un parere negativo.

In compenso, abbiamo molti talk show oggigiorno, seguiti da milioni di persone, ove ospiti illustri parlano di ripresa, di ritorno alla normalità e di crescita senza specificare esattamente cosa intendano dire con queste parole.
Certo che vogliamo tornare ad una condizione decorosa della vita, ci mancherebbe. Il pianeta è però in ginocchio in virtù di quel concetto di normalità e soprattutto del significato attribuito fino ad oggi alla parola crescita.

Tornare come prima, fare cioè tutto ciò che ha inquinato – e in certi casi – devastato il pianeta, è azione intelligente o oltremodo dannosa?
A proposito di virus – sottolinea Tozzi – è indubbio come le pandemie degli ultimi anni e le epidemie siano state originate dalle nostre azioni scriteriate consumate ai danni dell’ambiente.
Alcune cause delle pandemie
La deforestazione, ossia creare spazio per gli allevamenti intensivi e per lo sviluppo delle periferie delle grandi città ha portato a liberare gli animali che sono diventati i serbatoi primari di questi virus.

In particolare, i pipistrelli; quando non hanno più posto dove andare, puntano gli animali degli allevamenti intensivi – e lì avviene il primo salto di specie – oppure vanno verso le aree urbane, magari infettando altri animali ospiti-serbatoi.

Come già sottolineato nel precedente articolo “Sviluppo sostenibile – Rispetto generazionale“, il Covid-19 potrebbe avere avuto come ospite-serbatoio il Pangurino cinese.
Questo viene smerciato illegalmente ormai da tanti anni ed è un tramite per il passaggio all’uomo, il salto di specie ulteriore, che avviene poi – per esempio – attraverso i mercatini.
Pandemia e ambiente – Siamo noi i responsabili
Quindi, irridere il concetto in cui si evidenzia come l’origine dei problemi pandemici sia da ricercare nelle nostre attività scriteriate è semplicemente fuori luogo. Tutte le epidemie hanno avuto come terreno fertile questo nostro allargamento in aree che non sono di nostra competenza.

Si diceva, i pipistrelli. Questi pare siano i principali serbatoi del virus. Hanno un super sistema immunitario e anti infiammatorio con il quale contrastano gli attacchi dei virus.
La stessa cosa non avviene negli esseri umani.
Quando però i pipistrelli sono in stato di stress, caricano il loro sistema immunitario per resistere al virus e producono più saliva e più aggressività, pertanto quando mordono trasmettono ancora più virus.
Una delle ovvie cause di stress per gli animali è la privazione del loro habitat.

Del resto, se ci rubassero la casa, o semplicemente il letto dove dormiamo, come reagiremmo?
Quindi, le nostre maldestre azioni a danno dell’ambiente, prima tra tutte la deforestazione, potrebbero produrre prossimamente altre pandemie.
L’inquinamento atmosferico poteva mancare all’appello?
Poi vi è un legame tra inquinamento atmosferico e diffusione del virus e malattie respiratorie. Qualcosa si era già notato quando tutto è cominciato, in due delle aree più inquinate al mondo, la provincia di Hubei e ahimè, la nostra pianura padana.
Pianura Padana
Hubei
Tra i nostri tristi primati tra l’altro, la pianura padana è l’area più inquinata d’Europa e lo stretto di Messina il tratto di mare più inquinato.
A tal proposito, invito sempre a controllare in tempo reale, nella sezione LIVE, la condizione dell’aria e degli inquinanti della vostra zona. Se fate jogging o una passeggiata, verificate che le vostre buoni intenzioni non si trasformino in qualcosa di nocivo.
Questa è solo un’anticipazione di quanto riportato di seguito nel video dell’intervista al geologo Mario Tozzi e pubblicato dal canale YouTube de “La Stampa“.