Le polveri sottili – o particolato – hanno sicuramente un effetto sulla salute, ma cosa sono esattamente e come si producono? Secondo la rivista “The Lancet” – L’Italia è uno dei paesi più colpiti dall’esposizione alle polveri sottili.

Parliamo di particelle sotto forma di aerosol atmosferico. Sono suddivise in due categorie, distinte a seconda dello spessore. Non possiamo vederle ad occhio nudo e questo le rende ancora più insidiose e apparentemente inesistenti.
Polveri sottili – Particolato. Cosa sono i PM 2.5 e i PM10
PM2.5 – Particolato sottile
Il PM 2.5 è composto da particelle dal diametro di 2.5 micron, quindi molto piccole. Sono polveri molto pericolose per la nostra salute, penetrano nei bronchi e possono raggiungere gli alveoli polmonari.
PM10 – Particolato grossolano
Il PM 10 è composto da particelle che hanno un diametro uguale o superiore ai 10 micron. Per capire, siamo nell’ottica di un milionesimo di metro. Questa tipologia si ferma nel naso, nella cavità orale e nella laringe. A causa delle sue dimensioni, non può andare più in profondità.
Queste particelle insidiose si trovano nell’atmosfera e diventano pericolose e tossiche quando si combinano con i gas nocivi prodotti dall’attività dell’uomo.
Ecco che l’orientamento verso la Green Economy, lo sviluppo sostenibile, le energie rinnovabili, l’utilizzo dei motori elettrici/idrogeno e dei prodotti biologici non è solo una moda del momento, ma una esigenza impellente e collettiva.

Il PM 10, quello più grosso per intenderci, non arrivando in profondità a causa delle sue dimensioni, è responsabile delle bronchiti e dell’asma, mentre i PM 2.5 possono insidiare i polmoni fino alla comparsa del cancro.
Non dobbiamo demonizzare la ricerca e le conquiste tecnologiche, a patto che queste siano assolutamente compatibili con l’ambiente.
Ciò che deturpa e danneggia l’ambiente, la casa comune e che di conseguenza diviene pericoloso per la salute di tutti, non ha nulla a che vedere con il progresso.