Tipologie di capelli – Come distinguerli – Caratteristiche

Siamo tutti a conoscenza delle varie tipologie di capelli, ma, come distinguerli? Quali sono le caratteristiche principali?

Le tre tipologie “territorialidei capelli

  • Lissotrichi: tipici delle razze asiatiche e dei nativi americani. Hanno la sezione rotonda e sono lisci.
  • Cimotrichi: tipici della razza caucasica. Sono a sezione ellittica, ondulati.
  • Ulotrichi: riconducibili alle popolazioni africane, sono crespi, lanosi a sezione piatta.

I Lissotrichi hanno un diametro maggiore, mentre i capelli Ulotrichi sono più sottili.

I capelli possono poi essere suddivisi in due categorie, quelle che solitamente ci fanno un po’ tribolare:

  • Secchi
  • Grassi

Capelli Secchi

Sulle cause di questa condizione possono influire diversi fattori:

  • ereditari
  • scarsa lubrificazione, dovuta ad una ridotta capacità delle ghiandole sebacee
  • condizioni ambientali avverse, dalle più naturali – sole e vento – all’inquinamento atmosferico
  • prodotti aggressivi ed uso eccessivo del phon

Sono capelli privi di lucentezza, opachi.

Il capello secco, generalmente, si presenta:

  • Sfibrato, a causa del ricorso alle permanenti e alle decolorazioni
  • Con doppie punte o biforcuti, a causa di trattamenti decisamente troppo aggressivi
  • Ruvidi, a seguito – per esempio – di cotonature

Il capello secco, in quanto molto fragile, è soggetto a spezzarsi.

Capelli Grassi

Sono capelli che si presentano untuosi, appesantiti, a seguito di fattori esterni e alterazioni lipidiche. Queste causano una eccessiva secrezione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, portando questo olio eccessivo a trattenere lo sporco e piccole scaglie di pelle.

Pur essendo la caduta dei capelli legata ad origini androgenetiche, non è rara la presenza del capello grasso nei fenomeni di alopecia.

Quando la caduta supera indicativamente le cento unità giornaliere, siamo in presenza di un probabile problema.

È bene evidenziare che i capelli cadono maggiormente:

  • nelle persone di sesso maschile
  • con l’avanzare dell’età
  • per fattori genetici,
  • con l’utilizzo di farmaci
  • a causa dell’uso smodato di spazzole e prodotti aggressivi.

L’utilizzo della spazzola – meglio se dotata di setole di Nylon arrotondato o maiale – deve nel caso essere morigerato al fine di favorire la rimozione della forfora e dei capelli morti.

La pulizia

Il capello grasso richiede lavaggi frequenti; si sporca facilmente, spesso emana cattivo odore e l‘aspetto è decisamente opaco.

I lavaggi frequenti devono essere fatti con shampoo poco detergenti. Prodotti aggressivi toglierebbero il sebo in maniera importante, privando il capello delle sue difese naturali.

La frizione deve essere delicata e sarebbe bene limitare o evitare l’uso di gel, olii e balsami. È bene inoltre evitare di passare le mani frequentemente tra i capelli.

L’asciugatura deve essere fatta mantenendo il phon ad una distanza di almeno trenta centimetri.

Importante l’alimentazione, che deve essere ricca di vitamine e sali minerali.

Quindi pesce, uova e carne sono particolarmente indicate.

Individuare le tipologie dei capelli e distinguerli è il primo passo per prendersene cura nella corretta modalità.

N.B.

È bene ricordare che i capelli, come la pelle e l’organismo tutto, sono molto sensibili all’inquinamento. È sempre bene cercare di limitare l’esposizione ambientale, proteggendoli nelle giornate particolarmente falcidiate dagli agenti inquinanti.

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