Grillo sedicenni voto giudicanti

Un Grillo, i sedicenni al voto e la deriva dei giudicanti

Ci sono un Grillo, i sedicenni al voto e un’orda di giudicanti… Detta così sembrerebbe l’inizio di una barzelletta oppure la frase scritta in un futuro testo storico all’interno del Metaverso.

E invece no, è un qualcosa accaduto realmente qualche giorno fa. Beppe Grillo ha espresso un suo desiderio, ossia quello di estendere la possibilità di votare anche ai sedicenni, perché possano decidere in quale tipo di mondo vivere la propria vita.

In poche parole, non subire completamente le decisioni degli adulti, ma essere attivi e cominciare ad invertire la rotta di questo mondo se riterranno giusto farlo.

“Possono lavorare e versare contributi, e allora perché non possono votare?” si chiede il Grillo nazionale.

Le polemiche gratuite lasciamole ai social

Ora potremmo cominciare a scannarci gli uni contro gli altri cercando la ragione ad ogni costo, imponendo il nostro credo fino ad arrivare agli insulti, modalità comportamentale oggi ahimè largamente consolidata.

No.

In questo spazio l’obiettivo è semplicemente riflettere, trovare uno spunto, guardare le cose tra le pieghe, cercare ispirazione nelle sfumature.

Qui non veniamo per litigare, ma per fermarci un attimo e vedere se possiamo individuare un modo per uscire dal pantano nel quale ci siamo infilati con le nostre abitudini.

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Qui si fermano persone che hanno il piacere e l’esigenza di stimolare qualche pensiero diverso dal solito, di quelli che ti costringono a guardarti allo specchio e a non fare orecchie da mercante.

Dicevamo, Grillo e i sedicenni al voto

Il comico genovese ha voluto sottolineare come questi ragazzi, in un mondo come il nostro, debbano poter incidere maggiormente nelle scelte politiche.

Inutile dire come questa proposta abbia scatenato l’inferno sulle piattaforme social. Qualcuno a favore, e poi un fiume di contrari intriso di veleni e frustrazioni di ogni tipo.

Vorrei prendere spunto da alcuni commenti trovati in rete (senza citare ovviamente i commentatori) per provare a stimolare una riflessione, tenendo possibilmente a bada i luoghi comuni.

Si tenga presente che molti di questi commenti sono stati dei semplici “NO”, per partito preso, senza motivazione alcuna. Poi le discussioni hanno anche – e spesso – virato sulle questioni personali di Grillo e – avendo questi citato nel suo pensiero l’argomento lavoro e contributi versati dai sedicenni – sui redditi di cittadinanza.

Esim - CENSORED - sulle futilità

Quindi, la prima cosa che balza all’occhio è l’estrema difficoltà di motivare il proprio parere rimanendo in tema. La maggior parte dei commenti finisce completamente fuori contesto.

Si finisce velocemente sui giudizi alla persona, sul reddito di cittadinanza, su questioni politiche senza fine, su grotteschi “sentito dire” o nella derisione pura.

Nel mezzo, insulti all’inadeguatezza e all’irresponsabilità dei giovani (i quali potrebbero essere poi i figli stessi dei commentatori più incalliti ed arrabbiati).

Ultima cosa, ma non meno grave, quasi ogni commento ne attira inevitabilmente altri e quasi tutti finiscono in contrasti e litigi.

Grillo, i sedicenni e qualche commento

Riflettiamo sui contenuti di alcuni di questi:

“…da una statistica è venuto fuori che ai sedicenni non interessa una mazza della politica…ma sanno vita, morte e miracoli degli influencer…”

“…svegliatevi, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta, l’immigrazione è fuori controllo, l’inflazione aumenta, e voi parlate di voto ai sedicenni?”

“…se uno ha dei cani e dei gatti, può farli votare?”

“sedici anni sono ancora pochi e forse anche diciotto non sono sufficienti…”

“…dobbiamo togliere gente come lui dal Parlamento, altro che voto ai sedicenni…”

Grillo sedicenni voto giudicanti

A questi si uniscono molti commenti relativi alla mancanza di maturità, di esperienza, di senso critico dei giovani.

Altri ancora virano decisi verso il mondo del lavoro:

“…la povertà si elimina creando posti di lavoro, non elargendo sussidi che vanno a coloro che lavorano in nero… La politica non ha interesse a far crescere l’economia…”

“…la povertà non si elimina con il reddito di cittadinanza, ma producendo sempre più posti di lavoro…”

E via di seguito. Nel mezzo, come detto, litigi di ogni tipo.

Il mondo dell’era industriale, è un concentrato di persone mature?

Dato che non ci guadagno nulla, zero, niente, invito chiunque a dare un’occhiata al libro “Insieme per salvare il pianeta” frutto della collaborazione tra il Dalai Lama e la giovane attivista Greta Thunberg.

Molti di coloro che identificano i giovani come un ammasso di fannulloni, farebbero bene a leggerlo e poi a guardarsi dentro.

Detto questo, l’era industriale ha portato sicuramente comodità e benessere a molto del nostro mondo; si è però forse preoccupata dei disastri climatici provocati?

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La folle rincorsa alla produzione e al lavoro come unica ragione di vita ha finito per perdere di vista i limiti invalicabili, il rispetto per il pianeta e le specie che da sempre lo popolano.

Quale maturità albeggia nelle tanto osannate vecchie generazioni, che non hanno rispettato – o rispettato molto poco – la casa comune, la casa di tutti?

E se fossimo invece di fronte ad una generazione di persone che si sta risvegliando dal torpore, che ha valori e sensibilità, perché tarpar loro le ali?

Perché non coinvolgerli invece in un qualche modo, ascoltandoli veramente e capendo le loro reali aspirazioni?

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Vogliamo solo vedere l’aspetto tette, culi e influencer come indicato dal commento visto prima, oppure ci accorgiamo anche di movimenti come Friday for Future, per dirne uno?

Sono sempre loro, ragazzi, dotati di sensibilità e rispetto per la cosa più importante a loro disposizione, il Pianeta, con valori che molti votanti datati non sanno nemmeno dove stiano di casa.

Andare contro al pensiero comune, quello soprattutto di certi boriosi benpensanti, è sempre stata attività scomoda e oggetto di facili sberleffi e giudizi gratuiti.

Riporto, per concludere, una frase spirituale tratta dal Vangelo:

“…beati voi quando vi odieranno e vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a motivo del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno, ed esultate!” Luca 6:22

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