Per scoprire gli aspetti principali del nostro involucro esterno, al termine di questo post vedremo il bellissimo video prodotto dal gruppo Youtube “Il lato positivo” e intitolato “Un viaggio nella pelle umana“.
Se preferisci leggere il contenuto testuale, te lo riporto qui di seguito.
Com’è fatta
Immaginiamo di avere una tuta che si adatta perfettamente al nostro corpo; è impermeabile e ci protegge da danni e radiazioni.
La pelle è composta da tre strati: l’epidermide, il derma e l’ipoderma

Epidermide
Lo strato superiore della pelle, l’armatura personale impermeabile che protegge il corpo dai batteri e dai danni. Questa armatura è dotata di cheratina, la sostanza che rende forti i capelli e le unghie.
La durata di vita di questa armatura non è eterna; le vecchie cellule vengono completamente sostituite con altre nuove ogni quattro – sei settimane.
La metà della polvere che si trova in casa è costituita da vecchie cellule della pelle; anche noi ci liberiamo completamente della nostra pelle e succede così lentamente che non ce ne accorgiamo.
Se guardassimo questo processo attentamente assomiglierebbe a quello di un serpente, ma la pelle umana è molto più grande. Se potessimo stenderla, arriveremmo a coprire una superficie di circa due metri quadri del peso di 9 kg.
Questa non è l’unica protezione fornita dalla pelle: andando in profondità incontriamo i guerrieri immunitari, i linfociti, che combattono i batteri e i microbi che riescono a penetrare.
Possiamo osservare anche le cellule che creano la melanina, da cui dipendono il colore della pelle e l’abbronzatura.
Non è solo la luce del sole che può cambiare il colore della pelle; con una dieta ricca di carote – per esempio – la pelle può diventare arancione, ma uno dei superpoteri più incredibili dell’epidermide inferiore è la sua capacità di funzionare come le batterie solari. Grazie a questa capacità, la pelle converte i raggi del sole in vitamina D che rifornisce di energia il corpo.
Il derma
Il viaggio nella pelle umana prosegue e, scendendo, il derma è il secondo e più spesso strato di pelle; in realtà, l’effettivo spessore dipende dalla sua posizione. La pelle più spessa e sui talloni, mentre la più sottile sulle palpebre.
Stiamo muovendoci attraverso la pelle di un braccio, quindi il nostro percorso è appena all’inizio. È scivoloso e bagnato l’interno del derma e la prima cosa che vediamo sono amache e fasce elastiche; possiamo saltarci sopra come acrobati. Parliamo di due proteine e grazie a loro la nostra pelle è elastica e si allunga: Elastina e Collagene.
Facciamo un balzo e atterriamo vicino a due foreste; la prima è una foresta di nervi e recettori. I nervi registrano tutto, da ogni minimo tocco alle variazioni di temperatura e inviano i segnali al cervello. Il cervello identifica questi segnali e li trasforma in sensazioni di dolore, caldo, freddo, bagnato, asciutto e persino solletico.
Per cui, se la pelle è così sensibile, perché non ci si può fare autonomamente il solletico? Quando proviamo a farlo, il nostro cervello sa in anticipo in quali aree della pelle andremo ad agire, conoscendo anche la forza e l’intensità del tocco.
Con tutte queste informazioni, il cervello abbassa il livello di sensibilità e il solletico non si manifesta, ma quando qualcun altro prova a farci il solletico, il cervello aumenta la sensibilità e il corpo risponde rapidamente, difendendosi
Spontandoci ulteriormente, incontriamo una seconda foresta, i peli, che a noi sembrano enormi alberi; crescono ovunque e non è la terra a tenerli radicati, ma dei piccolissimi muscoli. Quando si ha paura, freddo o si ascolta della musica meravigliosa, questi muscoli si contraggono facendo drizzare i capelli.
In molti vasi sanguigni, in questa zona, servono a controllare la temperatura corporea; quando lavoriamo sodo in palestra, questi vasi si espandono per raffreddarci. Quando camminiamo all’aperto, col freddo, e non siamo abbastanza coperti, i vasi sanguigni si restringono per mantenere il più possibile il calore, ma se invece corriamo una maratona sotto il sole caldo, la pelle libera il sudore. A proposito, Il sudore non ha cattivo odore e puzza solo quando viene a contatto con i batteri della pelle.
La struttura di tutta la pelle dipende dal Derma che possiamo immaginarlo come le fondamenta di un qualsiasi edificio. Naturalmente, un edificio di questo tipo richiede un ulteriore sistema di sicurezza. Il Derma ha i propri guardiani immunitari e personali: i Fagociti, cellule che combattono i batteri. Può sembrare che il nostro corpo sia circondato solamente da batteri dannosi, mentre in realtà ce ne sono anche alcuni vantaggiosi; sono quelli secreti dalle nostre ghiandole. Questi batteri aiutano il nostro sistema immunitario a combattere i microbi cattivi.
L’ipoderma
Il livello più profondo del viaggio nella pelle umana è rappresentato dall’Ipoderma; questo strato è unto e molto morbido a causa del tessuto adiposo presente ovunque. Grazie a questo grasso possiamo sederci comodamente sul nostro di dietro, ma questa non è l’unica funzione positiva dell’adipe. Il nostro corpo ha bisogno di grasso quando abbiamo fame; il grasso viene usato sia come carburante che come protezione flessibile per gli organi e i muscoli.
L’aspetto più importante è dato dal fatto che il grasso produce un ormone particolare, la Leptina. Ci si sente sazi dopo un pasto perché questo ormone ci induce questa sensazione. Il grasso controlla l’appetito, non lo stomaco.
Diciamo che un piccolo, ma molto subdolo batterio, è riuscito ad infilarsi sotto la nostra pelle evitando le difese immunitarie e continuando la sua corsa nel derma. Si sposta attraverso le ghiandole sebacee, cammina nella foresta di capelli e fugge dai fagociti per immergersi in profondità, nello strato di grasso. Il batterio ha superato tutti i livelli di protezione della pelle e ora infetterà il corpo, ma non così in fretta fortunatamente. Nonostante tutto, i suoi guai iniziano proprio ora perché anche anche l’ipoderma ha dei guardiani immunitari chiamati macrofagi; queste cellule si originano nel midollo osseo e al primo allarme si precipitano a distruggere gli ospiti indesiderati.
Riparazione e rigenerazione
La caratteristica più incredibile della pelle è la rigenerazione. Quando ci facciamo male, la ferita è coperta da un coagulo di sangue. Questo guscio diventa duro all’esterno, per proteggere il corpo dagli organismi estranei. All’interno del coagulo compaiono i fibroblasti: queste cellule riparano la ferita attraverso un tessuto cicatriziale, che è estremamente importante.
Ecco il video completo realizzato da “Il lato positivo“, “Un viaggio nella pelle umana“